Trickle’s Center
Ambientazione: aprile 1974, in un centro psichiatrico in un’isola in mezzo all’oceano.
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Una visita ispettiva viene inviata in un’isola in mezzo all’oceano, per esaminare il centro psichiatrico e detentivo che ospita diversi pericolosi psicopatici. Il dottore che la gestisce è un uomo di grande fama, ma girano voci inquietanti su quello che succede sull’isola, e si dice che pur di guarire i pazienti nel centro si è disposti a superare dei limiti che non dovrebbero essere superati.
La squadra di psichiatri, poliziotti ed infermieri approderà all’isola cercando di svelare i suoi più oscuri segreti, e conosceranno il personale del centro ed i criminali lì ospitati, ognuno con le sue psicosi ed i suoi oscuri demoni. Possibile che in questa situazione succeda qualcosa di ancora più inquietante?
Trickle’s Center è una storia speciale, che si basa molto sulla psicologia dei suoi personaggi. Per arrivare alla soluzione, occorrerà prestare molta attenzione alle più piccole sfaccettature del loro comportamento, entrando così nella loro psiche e capendo cosa si aggira veramente nella loro mente. Siete pronti a raccogliere la sfida?
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Il professor William Brown stava guardando la distesa d’acqua salmastra davanti a sé, pensando al compito che lo aspettava una volta approdati all’isola. Il centro psichiatrico criminale del dott. Trickle sorgeva in un’isola in mezzo all’oceano, lontano da occhi indiscreti. La figura del dott. Trickle era avvolta nella leggenda nel mondo della psichiatria; ben pochi lo avevano conosciuto di persona, visto il suo lungo isolamento nel centro, ma tutti sapevano chi era e chiunque ne parlava, chi con entusiasmo e chi con parole ben più cupe. A volte i suoi risultati sembravano miracolosi, e pazienti con nevrosi considerate incurabili stavano molto meglio dopo le sue cure. Tuttavia c’erano delle voci su dei pazienti scomparsi in modo misterioso, che alludevano a macabri esperimenti finiti in tragedia. Il dott. Brown era felice di aver la possibilità di scoprire di persona la verità, ma era allo stesso tempo teso per un compito così gravoso.
Nonostante il numero di pazienti ospitati al centro fosse molto piccolo, la gamma dei loro disturbi era veramente ampia. C’erano pazienti violenti con problemi di controllo della rabbia; un ossessivo compulsivo, ed uno schizofrenico dalle molte personalità. Poi un altro schizofrenico che sente le voci, una paranoica… e Ledger. Al solo pensiero William sentì un brivido lungo la schiena. Horas Ledger era un serial killer sociopatico responsabile di decine di omicidi, uno dei criminali più pericolosi al mondo. Cosa pensava di fare Trickle? Guarirlo e trasformarlo in una persona per bene? Per gente come lui non c’è una cura, secondo il professor Brown.
Per fortuna ad accompagnarlo nella sua visita c’era anche qualche rappresentante della polizia. Il tenente Cornel, grosso e nerboruto, sembrava la persona ideale per tenere sotto controllo qualche detenuto diventato violento, anche se dall’aspetto ostile sembrava uno un po’ troppo incline a esagerare con l’uso della forza. Il giovane poliziotto invece sembra una persona più tranquilla, e sembrava uno sveglio: pare che ultimamente grazie a lui un pericoloso serial killer fosse stato fermato. Brown sentiva di poter contare su di loro, anche per costringere Trickle a collaborare all’ispezione; sperava non fosse necessario chiedere aiuto alla polizia, ma aveva sentito dire che Trickle, dal carattere difficile e dall’ego smisurato, era molto geloso delle sue ricerche: la presenza dei tutori della legge avrebbe potuto rivelarsi necessaria.
Poco più in là, c’erano le infermiere, mandate sull’isola a dare il cambio alle precedenti. Una era una donna molto attraente e vestita in modo stranamente provocante, vista la situazione. Dall’accento sembrava straniera, forse francese. E con loro c’era Claire, la sua studentessa. Claire era una ragazza molto intelligente ed appassionata di psichiatria, e Brown era sicuro che avrebbe avuto un’ottima carriera davanti a sé. La sua passione per la criminologia era a volte persino eccessiva, e l’entusiasmo della ragazza per gli aspetti più macabri era a volte a dir poco inquietante. Tuttavia Brown era felice di essere riuscito a portare la ragazza con sè in un’ispezione così delicata: sarebbe stata un’esperienza molto istruttiva.
Infine, ecco avvicinarsi a lui i due colleghi, inviati con lui ad ispezionare l’eticità degli studi di Trickle. Bowden era una mente brillante, esperto di psicologia criminale ed abituato a collaborare con la polizia per ottenere profili psicologici dei ricercati più pericolosi. Il suo sguardo intenso ed indagatore metteva molti a disagio, e la sua abilità di leggere le persone era famosa. Brown si chiedeva invece perché la professoressa Belwitch fosse con loro: non sembrava una persona qualificata, sembrava in grado solo di dire tante parole grosse ma vuote di contenuto. Ed il modo in cui ostentava la sua ricchezza, con gioielli e vestiti su misura, gli sembrava decisamente eccessivo.
Decise di andare a fare due chiacchere con i colleghi, e si ripromise di cercare di conoscere più a fondo anche gli altri membri dell’ispezione. In un’occasione così delicata, conoscere bene le persone che ci circondano è importante, pensò il dott. Brown. Anche se doveva fare attenzione: anche lui aveva i sui piccoli segreti…
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